VIAGGIO VERSO L'AUTOSTIMA

Emozioni e Sensazioni 5

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  1. piccolettadellacasa
     
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    emozioni

    Dal momento che la nostra cultura ammira l'approccio più maschile e razionale verso la vita, e disprezza il lato femminile, più portato ai sentimenti, tutti hanno imparato, in qualche misura, a nascondere i propri sentimenti, persino a se stessi.

    Abbiamo imparato a seppellire la maggior parte delle nostre sensazioni nel profondo di noi stessi, e a mostrare al mondo soltanto quello che sembra sicuro, e generalmente non è molto.
    La maggior parte di noi si sente particolarmente a disagio con i sentimenti comunemente considerati "negativi", come la paura, la tristezza, il dolore, la collera e la sensazione di essere feriti. In realtà non esistono sentimenti negativi.

    Noi definiamo negativi le cose perché non le capiamo e quindi ne abbiamo paura. Tutti questi sentimenti sono naturali e importanti; ognuno ha una funzione significativa nell'esperienza umana. Invece di respingerli ed evitarli, abbiamo bisogno di esplorare e scoprire il dono che ogni sentimento ci offre.

    I pensieri sono molto più collegati alla mente cosciente e alla volontà, mentre i sentimenti vengono da un luogo più profondo e meno razionale. In una certa misura possiamo scegliere coscientemente i nostri pensieri, ma l'unica scelta che abbiamo riguardo ai nostri sentimenti è il modo in cui affrontarli.

    Per esempio, la persona che è stata licenziata potrebbe scegliere di crogiolarsi in pensieri critici o vendicativi sul suo capoufficio, oppure concentrarsi su pensieri che riguardano la ricerca di un altro lavoro.

    Ma le emozioni sottostanti di rabbia e di paura rimangono lì, immutate. La persona può scegliere se affrontare queste sensazioni rimanendo seduto in casa in preda alla depressione, oppure andando in ufficio a gridare contro il capo oppure sfogandosi con un amico o un terapista, per poi andare in cerca di un nuovo lavoro.

    In altre parole, può reprimere i suoi sentimenti, sfogarli, oppure esplorarli esprimerli, accettarli, e infine trovare un modo di agire appropriato per prendersi cura di se stesso.

    Permettendoci di riconoscere e di vivere i nostri sentimenti quando si presentano, sviluppiamo gli strumenti per rimanere in contatto con essi.

    È importante entrare in contatto con i bisogni che si trovano sotto le nostre emozioni e imparare a comunicarli con efficacia. Al di sotto della maggior parte delle nostre emozioni si trovano le nostre esigenze basilari di amore, accettazione, sicurezza e autoconsiderazione.

    Abbiamo bisogno di conoscere il bambino vulnerabile che vive ancora nel profondo di noi, e di diventare il genitore affettuoso di cui il nostro bambino interiore ha bisogno.

    I nostri sentimenti sono una parte importante della forza vitale che si muove costantemente attraverso di noi. Impedendo a se stessi di vivere appieno le proprie emozioni, si interrompe il flusso naturale della forza vitale.

    L'energia viene bloccata nel corpo fisico e può rimanere così per anni o addirittura per tutta la vita, finché non viene liberata. Questo stato genera dolore emozionale e fisico, e malattie.

    Sentimenti repressi = energia bloccata = malattie emozionali e fisiche.

    Accettare le nostre emozioni, concederci di viverle e imparare a comunicarle in modo costruttivo e equilibrato, fa sì che scorrano facilmente e naturalmente attraverso di noi. Così la forza vitale fluisce senza impedimenti attraverso il corpo fisico, e produce la guarigione emozionale e fisica.

    Vivere i sentimenti = fluire libero dell'energia = salute e benessere emozionale e fisico.

    Mi piace usare l'analogia che paragona le nostre emozioni alle condizioni meteorologiche, in costante trasformazione a volte buie, a volte luminose, a volte violente e intense, altre volte calme e tranquille.

    Cercare di resistere o di controllare le esperienze emotive è come cercare di controllare le condizioni atmosferiche: il massimo della futilità e della frustrazione! Inoltre, se vivessimo solo giornate di sole alla temperatura esatta di 20 gradi, la vita sarebbe piuttosto noiosa.

    Quando siamo in grado di apprezzare la bellezza della pioggia, del vento e della neve come quella del sole, siamo liberi di godere della vita in tutta la sua pienezza.


    sensazioni

    Dopo aver represso e bloccato le nostre sensazioni non possiamo metterci in contatto con l'universo insito in noi, non possiamo prestare ascolto alla nostra voce intuitiva e non possiamo certo godere di essere vivi.


    Quando sorvegliamo le nostre sensazioni impediamo all'energia vitale di fluire attraverso il nostro corpo. L'energia di queste sensazioni represse e inespresse rimane bloccata nel nostro corpo e ciò causa sconforto emotivo e fisico e, a lungo andare, malattie e disturbi fisici. Diventiamo apatici, quasi fossimo morti.


    Dopo aver sperimentato e liberato emozioni del passato, prima represse, un maggiore flusso di energia e di vitalità arricchirà la vostra vita. E' importante che impariate a essere in contatto con le vostre sensazioni non appena esse compaiono: in questo modo possono continuare a muoversi attraverso voi e il vostro canale rimarrà libero.

    Le emozioni hanno una natura ciclica e, come il tempo meteorologico, cambiano costantemente. Nel corso di un'ora, di un giorno o di una settimana possiamo provare sensazioni diverse.

    Se capiamo ciò, possiamo imparare ad apprezzare tutte le nostre sensazioni e permettere loro di continuare a cambiare.

    Ma quando temiamo alcune sensazioni, quali la tristezza o la paura, inizieremo a usare i nostri freni emotivi non appena ne avremo la percezione. Non vogliamo percepirle completamente, così ci fermiamo a metà strada senza completare l'esperienza.


    Tendiamo a considerare dolorose alcune sensazione e, quindi, vorremmo evitarle. Ho scoperto, tuttavia, che il dolore deriva realmente dalla resistenza a una sensazione.

    A livello emotivo quel che ci provoca dolore è la nostra resistenza a una sensazione "negativa". Mentre, se permettiamo a noi stessi di percepirla e di accettarla totalmente, essa diventa una sensazione intensa, non una sensazione dolorosa.


    Non vi sono molte sensazioni "negative" o "positive": noi le rendiamo tali, a seconda che le rifiutiamo o le accettiamo. Per me, tutte le sensazioni sono parte dell'indicibile e mutevole sensazione di essere viva. Se amiamo tutte le differenti sensazioni, esse ci appaiono come i colori dell'arcobaleno della vita.

    Se vuoi lavorare sulle emozioni praticamente, ecco due visualizzazioni:

    Una per guarire a livello emozionale e l'altra è una risorsa di consolazione per i periodi in cui ti senti stanco, freddo e vuoto, anche per una vecchia ferita, o per un piccolo ostacolo momentaneo della tua vita.


    guarire a livello emozionale

    Se vi accorgete di aver perduto la sensazione di benessere durante la giornata, provate questo semplice esercizio.

    Sdraiatevi o sedetevi in una posizione comoda e concentrate la vostra attenzione per un istante sull'area del vostro disagio, ricordando che le emozioni sono trattenute nel corpo sotto forma di tensione, dolore o altre manifestazioni sgradevoli. In genere il disagio si sperimenta in qualche parte del torso.

    Lasciate che la vostra attenzione si soffermi su questo disagio in modo amorevole e calmante. Provate a sentire la qualità delle sensazioni in quest'area. Quando vedete che l'attenzione si sposta, forse per chiedersi che cosa ha potuto causare il disagio, riportate la concentrazione sul punto principale e focalizzate nuovamente la vostra consapevolezza sulle sensazioni del torso.

    Lasciate che la vostra guida interiore vi dia dei suggerimenti riguardo a queste sensazioni. Potete farlo semplicemente chiedendo: "C'è qualcosa che vuoi farmi sapere?", poi abbiate cura di non abbandonare quest'area di sensazioni.

    Siate ricettivi all'ascolto delle sensazioni su quello che succede in questa area. Anche se non ricevete un messaggio vero e proprio, il semplice fatto di frequentare quest'area e di permettervi di sentirla, incoraggerà qualunque energia vi sia rimasta bloccata a muoversi più facilmente.



    Guarire a livello emozionale II


    Chiudete gli occhi e concentratevi sulla parte centrale del vostro corpo: il cuore, il plesso solare o l'addome. Chiedetevi come vi sentite emotivamente.

    Cercate di distinguere le sensazioni dai pensieri che vagano nella vostra testa. Vi sentite tranquilli, pacifici, eccitati, ansiosi, tristi, inquieti, gioiosi, frustrati, colpevoli, affettuosi, soli, soddisfatti, seri, giocherelloni?

    Se vi sembra di provare tristezza o di sentirvi sconvolti, entrate in questa sensazione e datele una voce. Chiedetele di parlarvi e di dirvi che cosa prova. Cercate di ascoltare con attenzione il suo punto di vista. Siate comprensivi, affettuosi verso le vostre sensazioni e incoraggiatele. Chiedete se c'è nulla che possiate fare per prendervi maggiormente cura di voi stessi.

    consolazione

    Mettiti comodo, e lascia che a poco a poco il tuo corpo si senta sempre più pesante. Sprofondati sulla sedia o nel divano. Stai fermo e rilassato.
    Immagina che fuori il sole stia brillando. Prendi una coperta e un materassino e vai in giardino. Nel simbolo il tuo giardino contiene l'energia di cui hai più bisogno. Esploralo e scegliti un bel posto. Distenditi sul materassino e copriti, perché, anche al sole puoi aver freddo. Mettiti veramente comodo.

    (pausa)

    Osserva attentamente le rose, senti il loro profumo, la loro energia. Sono il simbolo dell'amore e ti circondano con serenità e pace. Riposati, dormi al sole, se lo desideri.

    (pausa)

    Quando ti muovi di nuovo, il giardino sembra diverso, come "in attesa". Prendi tempo, poi va' a sederti sulla panchina, e lasciati "essere". Non temere di sentirti davvero triste, di ricordare, di dire "sì" al tuo dolore.

    (pausa)

    Sappi che ora non sei più solo. Accanto a te sul sedile, arrivata dal cuore della terra, ben radicata nel tuo giardino, nel tuo "sé", c'è la Madre Cosmica. Essa detiene tutte le qualità delle madri umane, e anche di più. Come una madre è lì per consolarti - sa tutto, ci tiene a te e ti offre quello di cui hai bisogno. Nell'immaginazione lascia che ti prenda tra le braccia. Ridiventa bambino, adulto, neonato. Entra nell'amore totale. Non sei solo, non stai fingendo, non stai arrangiandoti da solo. Sei sostenuto, sorretto, incoraggiato, capito e rinforzato. Fai esperienza di questo.

    (pausa)

    Essa ha un sorriso dolce, uno sguardo tenero, e ti indica, dietro di lei, l'altro Genitore Cosmico, il Padre, che viene dal sole, dall'aria e dal vento per consolarti. Prendi da lui quello di cui hai bisogno: una stretta di mano vigorosa, che ti solleva, come un bambino, e ti fa dondolare... o qualsiasi cosa il tuo inconscio ti suggerisca di chiedere.

    (pausa)

    Poi è tempo di lasciare il giardino, ognuno dei Genitori Cosmici ti offre un dono per i tuoi bisogni immediati, un simbolo, un oggetto.
    Prima il regalo della Madre....

    (pausa)

    Poi quello del Padre...

    (pausa)

    Essi non lasciano il giardino. Ogni volta che andrai là a riposare, saranno lì per te, verranno a condividere e a offrirti i loro doni.

    (pausa)

    Così, portando con te l'energia necessaria per il passo successivo e i regali, che possono indicare o cosa succede dopo, o un'altra via di salvezza, o darti una precisa indicazione per la tua guarigione, lascia il giardino.
    Osserva di nuovo i doni e fatti coraggio.

    (pausa)

    Ora, di nuovo nel tuo tempo, stirati, apri gli occhi, sii presente e condividi o prendi nota delle tue scoperte.

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  2. piccolettadellacasa
     
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    Vivere è scegliere

    Molti pensano di non poterci riuscire. Molti sono convinti che sia questione di dna, di condizioni di vita, di fortuna. Peggio per alcuni “probabilmente si calerà qualcosa”, quasi come se per essere felici ed intraprendenti occorra per forza assumere sostanze… ma vaaa.

    L’unica droga che dobbiamo prendere siamo noi!!!!!

    E lo ripeto: dobbiamo scegliere di essere così. Vivere con entusiasmo, essere entusiasmo, trasmettere entusiasmo, essere contagiosi.
    Hegel aveva ragione quando affermava che “nulla di grande è mai stato fatto senza passione”.

    E svelerò un segreto. Talvolta l’entusiasmo è l’unica cosa che resta.

    A nessuno è sempre andato tutto bene! Tutti abbiamo problemi!

    Ma........

    Dobbiamo imparare quanto valga sorridere quando non ne hai voglia; quanto valga volersi bene, e fare di tutto per migliorare; quanto valga credere in se stessi e insieme darsi agli altri, completamente, autenticamente.

    Vivere è scegliere.

    Tutti abbiamo sperimentato la sensazione di non farcela, di non essere all’altezza, di essere meno fortunati di altri.

    Come tanti abbiamo dovuto digerire sconfitte, errori, ingiustizie. Semplicemente inutile stare lì a dirsi “arriveranno momenti migliori”: iniziamo a correre verso di essi, a immaginarli, e poi a fare il possibile per realizzarli.

    La speranza è una gran bella sensazione, basta non lasciarla da sola, basta “farla funzionare”, trasformarla in una leva che ci spinga ad agire. Star lì a “sperare e basta” è sterile, inutile, terribile. La speranza prima ci deve assistere nel primo passo, poi ci deve accompagnare per tutto il cammino.

    Oggi è speranza, domani sarà positività, tra qualche settimana sarà entusiasmo. Se ci alleniamo con costanza a guardare al futuro più che al passato, a ciò che vogliamo fare più che a ciò che non abbiamo, alla nostra voglia di migliorare più che ai nostri difetti, possiamo davvero cambiare la nostra vita.

    L’entusiasmo è, deve essere un’abitudine: ci dobbiamo abituare ad essere entusiasti; e come si sa solo con l’allenamento, solo con la ripetizione possiamo abituarci a fare qualcosa.

    Ecco perché vivere è scegliere.

    Ci sveglieremo una mattina e cisembrerà di essere più forti. Vedremo il bicchiere mezzo pieno. Sentiremo la voglia di fare, di osare, di provarci, di insistere. Voglie che magari oggi sentiamo lontane anni luce da noi. Saranno lì con noi, saranno noi.

    Sarà così un giorno, se oggi scegliamo che sia così.

    Le più belle vittorie non arrivano per caso, né sono facili da conquistare.
    Il grande Omar Falworth ha ragione quando afferma “per essere felici occorre lottare, per essere infelici non occorre far niente”!

    Non dipende dagli altri, o almeno non dipende solo da loro. In primis dipende da noi. E se oggi non ci sembra di “essere” abbastanza, lavoriamo più velocemente, e più duramente. Meritiamoci la fortuna, lottiamo, impariamo, agiamo, ridiamo, viviamo; cerchiamo il bello di ogni giornata, e ogni nostra giornata migliorerà noi e la nostra vita.

    Cominciamo subito, cominciamo adesso: vivere è scegliere, se scegliamo che sia così!
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    io ho già cominciato smettendo di piangere......................scelgo di vivere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

     
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  3. stella956
     
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    Bravissima Erika così ti voglio sentire, pronta a ricominciare, ho letto in un altro post che sei al mare in Luguria con i tuoi, approfitta di questi momenti .....che poi rimangono solo i ricordi, lo dico per esperienza, e un abbraccio anche i tuoi insieme a te.................ciao a prestoImage and video hosting by TinyPice divertiti al mare, fai nuove conoscenze!!!!
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2 replies since 1/8/2009, 23:38   661 views
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